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Altomonte

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Castello dei Sanseverino
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Chiesa di San Giacomo Apostolo
Chiesa di Santa Maria della Consolazione
Convento dei Domenicani
Tommaso Campanella
Torre Pallotta
  Convento dei Domenicani

Il convento venne edificato tra il 1342 e il 1440 per volontà di Cobella Ruffo Sanseverino, divenuta contessa di Altomonte nel 1402. I Sanseverino erano subentrati alla famiglia dei Sangineto nel 1381 in seguito ad una serie di contese, terminate solo nel 1402 col matrimonio di Ruggero Sanseverino, Conte di Tricarico, e Cobella Ruffo.

Numerose le imprese a favore degli Ordini Mendicanti sostenute dalla contessa. Tra queste va certamente menzionata la donazione ai Padri Domenicani, effettuata nel 1444 insieme al figlio, Pietro Antonio Sanseverino, della Chiesa di Santa Maria della Consolazione e dell'annesso convento, nonché di 'molte insigni reliquie, ricche suppellettili, copiose rendite'.

In realtà l'edificio era sorto come palazzo comitale e, a strapiombo sulla vallata com'era, doveva anche assolvere a funzioni di difesa.

A partire dal 1444, i nuovi proprietari lo ampliarono e lo ristrutturarono, facendogli assumere la tipica configurazione conventuale: i vani furono organizzati attorno ad una corte centrale porticata, su due livelli, con pilastri quadrati, archi romani e volte a crociera.

Ed infatti, i due corpi di fabbrica che oggi compongono il complesso testimoniano le due principali fasi costruttive: quello meridionale, con alcuni piani seminterrati e due piani emergenti sull'attuale livello stradale, è il più antico; l'altro, edificato sullo spazio antistante l'edificio originario, data alle trasformazioni operate dai Domenicani a partire dalla seconda metà del XV secolo.

Il cenobio, ingrandito gradualmente nei secoli, fu soprattutto centro di studi teologici e scientifici. Tra i tanti personaggi che ne furono ospiti, è da menzionare Tommaso Campanella, che qui, da segregato, concepì e scrisse, intorno al 1589, il Philosophia sensibus demonstrata.

Dopo le soppressioni monastiche del XIX secolo, specie quella definitiva del 1866, il complesso domenicano si avviò ad un lento e progressivo declino, che nel tempo portò alla chiusura definitiva della chiesa di Santa Maria della Consolazione e dello stesso convento.

Interamente ristrutturato, l'edificio, oggi di proprietà comunale, è dal 1980 sede del Museo Civico di Santa Maria della Consolazione ed ospita la Biblioteca Civica e quella storica, la sede dell'Accademia Musicale Franco Ferrara, la Pinacoteca Comunale d'Arte Moderna.
il Convento dei Domenicani, sede del Museo Civico di Santa Maria della Consolazione

 
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