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Rocco e i suoi fratelli

Rocco e i suoi fratelli, di Luchino Visconti, 1960

Interpreti Alain Delon, Renato Salvatori, Annie Girardot

Premio speciale della giuria alla Mostra del Cinema di Venezia, il film fu vittima degli strali dei politici e delle forbici della censura fino a quando Visconti non riuscì ad averla vinta in tribunale, sei anni dopo. Un vero e proprio attacco frontale all’establishment sia per la violenza di certe immagini sia soprattutto per i problemi umani e sociali che affronta. Elencando infatti i temi che questo film tocca, chiaro è il motivo del fiume di polemiche che ne scatenò in Italia la proiezione: questione meridionale in primis, nel suo carattere di disgregazione sociale, di mercato di sfruttamento di tipo coloniale da parte della classe dirigente del Nord, ma specialmente intesa come questione centrale dell’unità del nostro paese; conseguente a questo, è il tema dell’inurbamento e dell’emigrazione interna come elemento di disgregazione sociale e della non fruibilità da parte di quella fetta di penisola del “miracolo economico italiano”

Rocco e i suoi fratelli, di Luchino Visconti, 1960

Interpreti Alain Delon, Renato Salvatori, Annie Girardot

Premio speciale della giuria alla Mostra del Cinema di Venezia, il film fu vittima degli strali dei politici e delle forbici della censura fino a quando Visconti non riuscì ad averla vinta in tribunale, sei anni dopo. Un vero e proprio attacco frontale all’establishment sia per la violenza di certe immagini sia soprattutto per i problemi umani e sociali che affronta. Elencando infatti i temi che questo film tocca, chiaro è il motivo del fiume di polemiche che ne scatenò in Italia la proiezione: questione meridionale in primis, nel suo carattere di disgregazione sociale, di mercato di sfruttamento di tipo coloniale da parte della classe dirigente del Nord, ma specialmente intesa come questione centrale dell’unità del nostro paese; conseguente a questo, è il tema dell’inurbamento e dell’emigrazione interna come elemento di disgregazione sociale e della non fruibilità da parte di quella fetta di penisola del “miracolo economico italiano”